Tutte le creuze portano qui: le Cinque Terre
Il Parco Nazionale delle Cinque Terre
Ci sono davvero troppi motivi per cui concedersi un viaggio nelle Cinque Terre, perla indiscussa della Liguria e prezioso tesoretto italiano.
Sicuramente il paesaggio roccioso e la costa frastagliata, colorati da boschi di leccio, finocchio di mare a capperi, permettono al visitatore di sentirsi totalmente immerso nella natura.
Per non parlare del mare: l’Area Marina Naturale Protetta delle Cinque Terre, compresa tra il Promontorio di Punta Mesco e il Capo di Montenero, conserva intatta la biodiversità dell’habitat marino.
Sapevi che sui fondali corallini di Punto Mesco e Capo Montenegro si trova il rarissimo corallo nero? È solo una delle meraviglie di queste acque, casa anche di balene e delfini.
“Le caratteristiche case colorate si aggrappano al terreno scosceso con l’equilibrio di abili funamboli: quando il sole si inabissa dietro Punta Mesco, ultimo baluardo verso occidente, i loro colori pastello si infiammano riempiendo gli occhi di varietà cromatiche di una bellezza sorprendente. E appena fuori dai centri abitati, la macchia mediterranea è la padrona incontrastata: solo grazie a un lavoro faticoso e certosino l’uomo è riuscito a sottrarre alla natura selvaggia terra preziosa da coltivare. Sfidando la forza di gravità le vigne crescono sui terrazzamenti restituendo nei loro grappoli il sapore salmastro del mare e gli ulivi con i loro rami contorti e nodosi resistono a condizioni climatiche quasi impossibili.” Leggi i suggerimenti di Lonely Planet Italia qui.
Anche la terra ferma però non è niente male.
Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore: questi sono i borghi delle Cinque Terre, i tesori nascosti tra i carruggi, muse dei versi di Montale. Per antichi sentieri si stagliano antichi santuari, insieme a rovine di castelli eretti dai genovesi a difesa del territorio.
È possibile intraprendere diversi percorsi a piedi, da scegliere a seconda delle difficoltà delle tappe. Sono percorsi a pagamento, sul sito web del Parco Nazionale delle Cinque Terre si trovano i prezzi sempre aggiornati.
- Monterosso – Vernazza, 4 km
- Vernazza – Corniglia, 4 km
- Riomaggiore – Porto Venere (15 km e 750 m di dislivello)
Quest’ultimo percorso è di certo il più impegnativo, ma anche il più appagante: percorrendo le creuze passerete per il santuario della Madonna di Montenero raggiungendo il Colle del Telegrafo, il punto più alto del percorso (500 m sul livello del mare). Poi si scende, passando per Campiglia, verso l’ultima tappa: la Chiesa di San Lorenzo, sospesa sul mare.
Ecco, questi sono solo alcuni dei motivi per cui visitare le Cinque Terre è d’obbligo almeno una volta nella vita – a cui va ad aggiungersi, come ciliegina, la bontà del pesto e della focaccia liguri.
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